Dire Mesopotamia ci porta immediatamente indietro nel tempo: impossibile non pensare al tempo storico delle antiche civiltà, e poi al tempo del ricordo dei nostri sussidiari delle scuole elementari. Trovarsi a collaborare al progetto per il Children’s Interpretation Center della cittadella di Erbil ci ha fatto fare un doppio salto! Vediamo di cosa si tratta esattamente.
Erbil è la capitale e la città più popolata del Kurdistan iracheno. Tutti i lavori del Children’s Interpretation Center sono stati realizzati dal World Monuments Fund in collaborazione con l’Alta Commissione per la rivitalizzazione della Cittadella di Erbil (HCECR). In riconoscimento dell’eccezionale valore universale, la Cittadella di Erbil è stata iscritta nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO nel giugno 2014.
L’insediamento umano a Erbil risale al V millennio a.C. e uno dei primi riferimenti storici al sito risale alla terza dinastia di Ur di Sumer, quindi la cittadella è di fatto uno dei siti abitati da più tempo al mondo: può vantare più di 6.000 anni di storia ininterrotta.
Insieme al CRAST di Torino e all’illustratrice Roberta Ragona, abbiamo lavorato alla progettazione dei giochi e delle attività che i bambini e le famiglie in visita alla cittadella di Erbil potranno usare.
Nello splendido edificio ristrutturato dal World Monument Fund, hanno trovato casa una serie di exhibit che raccontano la storia di Erbil in modo sintetico e diretto: una linea del tempo attraversa i secoli di vita della cittadella, in relazione alla cronologia della Mesopotamia; un gioco di carte accompagna l’osservazione degli oggetti di vita quotidiana, visti nella loro evoluzione; un modello della cittadella è costruito sopra un sistema di cassetti che rende tangibile la successione stratigrafica che è così difficile visualizzare; un modello di casa ottomana permette l’esplorazione degli ambienti e la comprensione della loro fruizione.
Alla progettazione degli exhibit si è accompagnato un corso di formazione per le guide locali, che saranno incaricate della mediazione all’interno del Children’s Interpretation Center e in giro per la cittadella: tra curdo e inglese, si è parlato di pedagogia e di musei dei bambini.
Intanto, se siete curiosi, potete farvi un giretto a 360° qui