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Nous_Noi_Us Linguaggi creativi oltre gli stereotipi - Bartolomeo
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Nous_Noi_Us Linguaggi creativi per l’inclusione

Il progetto Noi Nous Us nasce dalla connessione di esperienze pedagogiche e professionali diverse, che hanno messo al centro delle loro pratiche l’apprendimento attraverso linguaggi artistici e creativi anziché solamente attraverso la parola.

Al cuore del progetto sta l’idBook, un dispositivo illustrato, che attraverso immagini apre scenari di analisi e immaginazione che possono portare lontano. “Il vedere viene prima delle parole. Il bambino guarda e riconosce prima di essere in grado di parlare. … è il vedere che determina il nostro posto all’interno del mondo che ci circonda…”(John Berger, Questione di sguardi, Il Saggiatore, Milano 2022, pg.9)

Osservare immagini, opere d’arte, albi illustrati amplifica le possibilità di scoperta e di apprendimento, allargando gli orizzonti di chi osserva. Partire dalle immagini permette che bambini e bambine in età prescolare possano formare opinioni proprie e narrazioni in modo autonomo, mettendo in gioco le esperienze pregresse per interpretare le immagini. 

Da questo primo assunto prende le mosse il progetto, che – grazie al finanziamento Erasmus+ – ha potuto produrre ex-novo un dispositivo illustrato che attivasse percorsi pedagogici nel nido e nella scuola dell’Infanzia, in un articolato percorso di co-progettazione che ha visto impegnate Doris Alb e Isabelle Jousset, artiste educatrici presso la scuola d’arte Gustave Courbet di Saint Denis, e una sessantina di educatrici dei Servizi all’Infanzia del Comune di Milano. 

La collaborazione ha generato un approccio largamente multidisciplinare, che ha preso in considerazione una vasta gamma di possibilità operative, che dall’immagine portano al disegno, alla pittura, alla modellazione, alla sperimentazione performativa e musicale, alla narrazione. L’universalità dei linguaggi adottati permette di sviluppare un processo analogico generativo, libero e onirico, che può intercettare e coinvolgere tutti i bambini e le bambine, attivando discussioni e riflessioni che toccano la natura umana delle emozioni e delle relazioni, leggendo l’universalità dei sentimenti oltre gli stereotipi.

Le educatrici coinvolte nel progetto hanno elaborato percorsi di senso che dall’albo illustrato, come dall’opera d’arte e dalla musica, accompagnano i bambini e le bambine nella costruzione di senso critico e di un immaginario libero e fertile, nell’ottica della pedagogia critica – evidentemente adattata alla fascia di età presa in considerazione – che vuole fornire alla sezione/al servizio all’infanzia gli strumenti per meglio conoscersi e per muoversi consapevolmente nel mondo.

(Marco Dallari, La zattera della bellezza. Per traghettare il principio del piacere nell’avventura educativa, Il Margine, Trento 2020, p. 138-139; bell hooks, Insegnare a Trasgredire. L’educazione come pratica della libertà, Meltemi, Milano 2020).

Qui potete scaricare il Quaderno Pedagogico con gli approfondimenti e le tracce di attività.